Aids. Rimini è la provincia con più casi. Servono informazione, prevenzione e diagnosi.

Il primo dicembre, Giornata Mondiale di lotta contro l’Aids, ho presentato una risoluzione per tenere alta l’attenzione sulla malattia.

Nella risoluzione chiedo un impegno della Giunta regionale ad implementare l’opera di informazione, prevenzione e diagnosi attraverso le campagne già previste e coinvolgendo tutti i canali che si riterranno utili per intercettare le diverse fasce della popolazione e coinvolgere le scuole, le associazioni ed i gestori dei luoghi di aggregazione in iniziative di informazione rivolte ai giovani. Chiedo inoltre di porre la questione in sede di Conferenza Stato-Regioni per concordare iniziative omogenee e diffuse su tutto il territorio nazionale.

Il tema è delicato e importante, in particolare nella nostra provincia perchè Rimini risulta essere il territorio con un’incidenza maggiore di casi. Mi sono attivata proprio affinchè si mantenga alta l’attenzione e si costruiscano le basi per interventi efficaci di prevenzione. L’aids resta una malattia grave per cui non c’è ancora cura o vaccino e con meccanismi di trasmissione piuttosto semplici, legati al contatto col sangue ed ai rapporti sessuali non protetti. Ecco perchè la prevenzione è una questione di importanza mondiale, visto che gli oltre 33 milioni di ammalati ne fanno una vera e propria pandemia che causa oltre 2 milioni di decessi all’anno.

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