Approvata in Assemblea Legislativa una risoluzione che impegna la Regione a sostenere ogni intervento nel settore nei presidi ospedalieri interessati.

Garantire il mantenimento e la sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate, con particolare riferimento a quelle dei servizi sanitari legati alla nascite.

Con la risoluzione approvata dall’Assemblea Legislativa di fatto vengono congelate le ipotesi di chiusura dei punti nascita, un presidio sanitario strategico soprattutto nelle zone più disagiate. L’approvazione all’unanimità della risoluzione che abbiamo presentato come consiglieri PD in Assemblea Legislativa insieme a Sel e M5s, impegna la Giunta a sospendere ogni intervento nel settore, nei presidi ospedalieri interessati, mantenendo ferma la vigente programmazione delle Conferenze territoriali e socio-sanitarie almeno fino ad approvazione delle linee guida per il riordino ospedaliero. Insomma si conferma l’impegno della Regione a valutare singolarmente le differenti situazioni territoriali.

E’ importante fotografare globalmente il sistema sanitario del nostro territorio. Analizzeremo situazione per situazione, con l’obiettivo di investire maggiori risorse per dare risposte ai nostri cittadini. La funzionalità non può essere valutata solo in un’ottica di risparmio poichè rappresentano un investimento cruciale nella rete territoriale di servizi.

Per questo nel documento approvato chiediamo che la Giunta regionale si impegni a coinvolgere gli enti locali, i territori e le Conferenze territoriali e socio-sanitarie nella definizione dei contenuti del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, in modo che si giunga a soluzioni condivise. Si dovrà inoltre valutare, nei territori maggiormente decentrati e con condizioni di criticità orografiche, l’attuazione di soluzioni organizzative adeguate a garantire il mantenimento e la sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate, con particolare riferimento a quelle dei servizi sanitari legati alla nascite.

Con questa risoluzione e la sua approvazione all’unanimità, si rimette al centro il confronto e la discussione sul territorio su cui insistono i punti nascita ospedalieri, che noi sappiamo bene essere non meri adempimenti sanitari, ma un investimento cruciale nella rete territoriale di servizi.

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