Educazione all’affettività. Prevenire in età scolare ogni forma di violenza derivante da discriminazioni.

Approvata risoluzione che impegna la Giunta regionale a promuovere e coordinare percorsi educativi di benessere in corso nelle scuole dell’Emilia Romagna.

Ho sottoscritto, in qualità di capogruppo della Commissione per la parità e per i diritti delle persone, una risoluzione per chiedere alla Giunta regionale di continuare a promuovere, coordinare e vigilare, percorsi e progetti educativi finalizzati al benessere in età scolare e alla prevenzione delle patologie fisiche o psichiche in particolare tra gli adolescenti, nonchè di ogni forma di violenza derivante da discriminazioni di genere.

Chiediamo inoltre di promuovere questi progetti su tutto il territorio regionale coinvolgendo la scuola, le famiglie e gli studenti e di operare affinchè tutti i progetti in materia di educazione all’affettività e sessualità, scelti in autonomia dagli istituti scolastici, siano supportati da adeguata formazione degli insegnanti sulle pratiche educative e didattiche e siano preceduti da una corretta informazione, coinvolgendo anche i genitori e gli studenti.

Con la risoluzione inoltre intendiamo chiedere l’attivazione di una collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per costruire un monitoraggio sulle buone pratiche progettuali attivate sul territorio regionale, nonchè sui fenomeni discriminatori e di bullismo che si vogliono contrastare.

In Emilia-Romagna sono attualmente circa 70 i progetti che coinvolgono la scuola, gli ambienti di lavoro, gli operatori sanitari, avviati dalla Regione e dalle Aziende sanitarie per promuovere stili di vita sani e prevenire patologie croniche o endemiche. Tra i progetti regionali rientrano quelli di educazione all’affettività e sessualità, basati su linee guida nazionali ed internazionali, che hanno come obiettivo quello di sviluppare una conoscenza del rapporto che esiste tra componente biologica e culturale delle differenze in particolare tra uomo e donna, per meglio rendere appropriati gli approcci sia educativi che sociosanitari. La convenzione sui Diritti dell’Infanzia e Adolescenza dell’Onu dichiara che… “l’educazione deve favorire lo sviluppo della personalità del fanciullo nel rispetto dei diritti e libertà fondamentali, preparandolo ad assumere la responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi”.

Essere informati attraverso fonti diverse dal solo internet (indispensabile, ma che può essere ingannevole se non si hanno gli strumenti adatti per comprendere) è la prima forma di prevenzione di ogni forma di discriminazione di genere e di valorizzazione delle differenze.

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