Eolico nel Montefeltro, Nadia Rossi interroga la Regione sul progetto “Badia del Vento”

Question time in Aula, bene la transizione energetica ma è necessaria una pianificazione nazionale e un’intesa tra Emilia-Romagna e Toscana per la tutela del paesaggio e dei territori coinvolti

Il progetto di impianto eolico “Badia del Vento” previsto sul suolo della Toscana – nel comune di Badia Tedalda, al confine con la Romagna – non mette d’accordo gli enti coinvolti dal suo impatto. Nadia Rossi, consigliera Pd romagnola, solleva la questione con un’interrogazione urgente discussa oggi in Assemblea legislativa. “È importante che la Giunta agisca insieme ai comuni del Riminese e del Cesenate coinvolti, ovvero Verghereto, Casteldelci, Sant’Agata Feltria e Pennabilli, la Soprintendenza e le province di Rimini e Forlì-Cesena a difesa dei paesaggi mozzafiato dipinti da Piero Della Francesca e che hanno ispirato Leonardo Da Vinci per la sua Gioconda. La costruzione di 7 maxi pale eoliche alte 180 metri avrebbe infatti un impatto negativo su tutta l’area, con conseguenze non solo sulla bellezza del crinale, ma anche sul turismo in crescita, sulla vivibilità, sullo sviluppo dell’intero territorio in termini di attrattività, qualità della vita e tutela della storia e dell’ecosistema. Addirittura l’impianto sorgerebbe ad appena 500metri dal centro di Casteldelci e in un’area che conta 39 edifici tutelati collocati nei comuni limitrofi, oltre a 25 centri e nuclei storici perimetrati dagli strumenti urbanistici comunali e a 8 aree protette tutelate, tra cui il parco interregionale Sasso Simone e Simoncello e il sito della Rete Natura Balze di Verghereto e Monte Fumaiolo” commenta Rossi. “Apprendo con favore dalla Vicepresidente Priolo che il parere dell’Emilia-Romagna sulla realizzazione del progetto sarà con ogni probabilità negativo. Bene anche che la volontà della Regione sia quella di andare a fondo a questa vicenda, per prevenire situazioni analoghe in futuro. È fondamentale sollecitare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sui decreti attuativi e le linee guida per definire le aree idonee alla realizzazione di impianti eolici, nel quadro di una piano energetico nazionale complessivo. All’interno di questo quadro serve inserire le intese tra Regioni per i progetti di confine: in Emilia-Romagna abbiamo uno strumento utile – continua la consigliera Rossi – il PTPR, per pianificare gli interventi urbanistici e infrastrutturali sul territorio tutelando allo stesso tempo la sua storia e la sua bellezza. L’eolico “Badia del Vento” presenta diverse criticità su aree e siti sottoposti a vincolo di tutela nella nostra Regione, dove anche la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini dovrà esprimere il suo parere. Anche alla luce di ciò è fondamentale raccordarsi con la Regione Toscana per evitare conseguenze negative sul nostro territorio inerenti a questo e ai futuri progetti. Ricordo inoltre che il paesaggio è tutelato dalla Costituzione: il doveroso percorso di transizione energetica su cui siamo tutti concordi si debba investire, deve andare di pari passo con una pianificazione territoriale intelligente e ponderata. È il momento di lavorare diversamente ed intervenire su questo impianto eolico può essere un primo passo per definire una via nuova di azione” conclude Nadia Rossi.

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