Lavoro, Nadia Rossi (Pd): “Più tutele per i lavoratori stagionali e del comparto turistico”.

Approvata risoluzione a prima firma Rossi in Regione 

Più tutele per il reddito dei lavoratori stagionali e del comparto turistico. A chiederlo è il Pd in Regione Emilia-Romagna, che ha promosso una risoluzione a prima firma di Nadia Rossi, approvata nell’ultima seduta dell’Assemblea Legislativa. 

“L’emergenza Covid ha, fin da subito, messo in particolare allarme il comparto turistico e gli altri settori produttivi legati alla stagionalità del lavoro. Nell’ultima seduta dell’Assemblea Legislativa abbiamo discusso e approvato una risoluzione che avevo depositato ad aprile per chiedere maggiori tutele per il sostegno al reddito dei lavoratori stagionali” richiama Nadia Rossi. 

“Pensiamo sia opportuno un ripensamento della Naspi per questa tipologia di lavoratori, che è stata recentemente confermata per chi è impiegato nel turismo e nelle terme e per la quale sono stati prorogati i termini della domanda, ma che viene ancora corrisposta per metà del periodo lavorato. Allungandola – è il ragionamento della consigliera dem – si incentiverebbe il lavoro regolare e si uscirebbe da una logica di bonus. Nell’ottica di una revisione generale della Naspi stagionale, sarebbe anche opportuno ripensare la contribuzione previdenziale, migliorando le attuali condizioni”.  

“I lavoratori intermittenti sono tantissimi e legati a diverse attività in Emilia-Romagna. Pensiamo al turismo balneare e a quello montano, pensiamo all’agricoltura, all’intrattenimento e allo spettacolo. I provvedimenti nazionali non li hanno sufficientemente tenuti in considerazione, ma soprattutto non hanno avuto in debito conto la difficoltà di molti di questi settori a ripartire” sottolinea con rammarico la consigliera regionale riminese.  

“L’idea che ci siano lavoratori di serie A e altri di serie B – aggiunge e conclude Rossi – è molto pericolosa e controproducente, crea o alimenta le diseguaglianze, favorisce aree di illegalità ed evasione fiscale. Ecco perché dall’Emilia-Romagna dobbiamo puntare a garantire adeguato sostegno anche ai lavoratori intermittenti, a chiamata o con altre tipologie di contratti, che non hanno un’occupazione continuativa, allargando le maglie dei bonus per gli stagionali e sbloccando i pagamenti ancora fermi per chi aveva già visto riconoscersi un provvedimento di sostegno al reddito nel post-emergenza”.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *