Pesca. Vongole, presentata una risoluzione PD per rivedere norme sul divieto di raccolta sotto la taglia dei 2,5 centimetri e mutare in amministrative le sanzioni penali.

Rivedere la normativa statale e comunitaria che, eventualmente anche in via sperimentale, abbassi la taglia minima richiesta per la pesca della vongola (fissata attualmente a 25 millimetri) e consenta una minima percentuale di tolleranza sul pescato. E ancora, nell’eventualità di raccolta di mitili sottomisura, uniformare le sanzioni alla disciplina in vigore negli altri Paesi europei che prevedono per tali violazioni esclusivamente sanzioni amministrative, anzichè penali come attualmente previsto in Italia. E’ quanto chiediamo con una risoluzione.

Nell’atto di indirizzo chiediamo inoltre di verificare l’opportunità di limitare il divieto dell’uso di draghe entro le 0,3 miglia nautiche solo ad alcuni periodi dell’anno, nei quali questo tipo di pesca potrebbe risultare più impattante anche su altri organismi o risorse e che la gestione dei CoGeMo attivi in Regione risponda esclusivamente a criteri di tutela della risorsa mare e che le azioni di blocco della pesca intraprese siano effettivamente utili alla soluzione del problema.

In Emilia-Romagna il settore della pesca ha vissuto una costante contrazione del fatturato e del numero degli occupati, e fra i settori maggiormente in crisi vi è quello della pesca della vongola, che risente negativamente dell’applicazione di normative comunitarie e statali che escludono l’uso delle draghe entro le 0,3 miglia nautiche e impongono una taglia minima di 25 mm senza prevedere alcuna soglia di tolleranza.

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