Punire l’apologia del fascismo anche sul web.

Leggo basita questa notizia sul quotidiano Repubblica: “La spiaggia fascista di Chioggia: “Qui, a casa mia, vige il regime” e non posso far altro che ribadire il lavoro fatto presso l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna che qualche mese fa ha approvato una risoluzione che avevo presentato per chiedere alla Regione di intervenire nelle sedi opportune affinchè il reato di apologia del fascismo fosse esteso anche alla vendita e diffusione di gadget e oggetti con immagini del regime fascista e nazista e venisse inserito nel codice penale, consentendo così la repressione dei reati legati alla riproduzione di atti, linguaggi e simboli del nazifascismo.

E’ un segnale importante che abbiamo voluto dare contro la banalizzazione della storia e del male rappresentato dall’autoritarismo fascista. Non possiamo bollare queste tipologie di commercio come fenomeni di folklore. Lo dobbiamo a chi ha visto limitate le proprie libertà e i propri diritti durante il ventennio, lo dobbiamo a chi poi ha permesso di costruire una società democratica sui ruderi lasciatici in eredità dal fascismo.

La memoria non può essere offuscata da mere logiche commerciali.

Sono invece molto contenta che oggi l’on. Emanuele Fiano, parlamentare del PD, porti alla Camera dei Deputati la proposta di punire l’apologia del fascismo anche sul web.

LINK A NOTIZIA SU “REPUBBLICA”: spiaggia_fascista

LEGGI L’INTERVISTA ALL’ON. EMANUELE FIANO: 20170710_repubblica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *