Referendum sulla fusione di Mondaino, Montegridolfo e Saludecio.

Sono certa che i cittadini sapranno cogliere l’opportunità di una crescita per il territorio e la comunità.

Domenica 16 ottobre i cittadini di Mondaino, Montegridolfo e Saludecio sono chiamati a votare sulla fusione degli attuali tre Comuni. Lancio un ultimo appello agli elettori, che si dovranno pronunciare anche rispetto alla denominazione del nuovo ente tra ben otto possibilità: Castelli Malatestiani, Cinquecastelli, Valtavollo, Treterre, Alto Tavollo, Sant’Amato, Trecastelli di Romagna o, infine, Terre Malatestiane.
Il referendum di domenica sarà un momento importantissimo: i cittadini potranno esprimersi rispetto ad un progetto di crescita collettiva per il territorio e per la comunità che vi risiede. Un Comune è il primo baluardo della democrazia ed è il primo luogo di ascolto, confronto e scelta. Sono certa che i cittadini di Mondaino, Montegridolfo e Saludecio sapranno cogliere questa opportunità per dare a loro stessi la possibilità di avere servizi rispondenti alle loro necessità anche in futuro.
Rispetto agli enti locali meno popolosi è vero l’adagio che l’unione fa la forza.  Oggi più che mai è così: la fusione consentirebbe di mettere insieme esperienze, risorse e capacità nel pieno interesse di tutta la cittadinanza. Ovviamente non verrebbe meno la specifica attenzione alle esigenze dei cittadini delle tre realtà e sarebbero garantite le funzioni relative al decentramento anche attraverso la realizzazione di sportelli polifunzionali.
Col processo di fusione si permetterebbe di ottimizzare le energie e guardare al futuro con più fiducia e ambizione. In Emilia-Romagna abbiamo già esempi virtuosi di Comuni nati da fusione e che oggi funzionano a pieno regime. Mi auguro davvero che dopo il referendum di domenica ne possa nascere uno in più.

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