Rimini esclusa dal decreto del Governo, Nadia Rossi (Pd): “Serve un piano condiviso a ogni livello di governo per la nostra economia locale che è in ginocchio”

“Nel decreto presentato dal Governo è previsto uno specifico capitolo dedicato alle aree più colpite della zona rossa che non prende in considerazione Rimini, nonostante le particolari e stringenti misure adottate dal territorio per contenere l’emergenza. Auspico che i parlamentari riminesi si impegnino a sostenere un emendamento che possa correggere questa ‘dimenticanza’ o che in alternativa si possano valutare ulteriori percorsi per dare un sostegno ad una zona sottoposta a grandi sacrifici e che ora rischia di subire un contraccolpo economico senza precedenti”. La consigliera regionale del Pd Nadia Rossi raccoglie le preoccupazioni degli amministratori locali della provincia riminese. 
“Ieri il Presidente Stefano Bonaccini ha avuto un importante incontro con Prefettura, Provincia e Sindaci per fare il punto alla vigilia di una fase particolarmente delicata – prosegue Rossi – La Regione non si tira indietro e punta a mettere a sistema opere già previste e finanziate insieme ad altri interventi straordinari per sostenere un territorio duramente colpito, che prima di molti altri ha dovuto fare i conti con un rigoroso lockdown e che vive di turismo, uno dei settori più danneggiati e che nell’immediato non potrà ripartire a pieno regime”.
La stima è di un piano da 300 milioni di euro destinati alla realizzazione di infrastrutture, opere pubbliche e interventi di riqualificazione urbana, iniziative sociali, sportive, culturali in modo da attivare finanziamenti privati oltre a quelli pubblici.

“Mi aspetto che ciascuno faccia la propria parte per muoverci tutti nella stessa direzione e, con pragmatismo, mettere in fila esigenze, priorità e soluzioni per Rimini e la provincia – è l’auspicio di Nadia Rossi – Sindaci e amministratori locali, Regione, ma anche i parlamentari locali, che adesso sono chiamati ad affrontare il nodo della ripresa economica a tutto tondo, accantonando meri calcoli politici e ricerca del consenso. Davanti alle conseguenze economiche e sociali della pandemia serve la collaborazione di tutti, indipendentemente dalla casacca di partito che si è soliti indossare”.

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