Sanità. Se il donatore del rene è extracomunitario, le spese siano a carico del Fondo regionale trapianti.

Abbiamo presentato, numerosi consiglieri del Gruppo Pd, con Sel e M5s, una risoluzione all’Assemblea legislativa per chiedere alla Giunta di adottare una apposita delibera nella quale si stabilisca che, nel caso un donatore di rene da vivente sia cittadino extracomunitario non residente in Italia, le prestazioni sanitarie inerenti la donazione graveranno sul Fondo regionale trapianti. Nel documento chiediamo inoltre di sollecitare il Governo nazionale, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, affinchè siano stipulate convenzioni sanitarie, sulla scorta di quelle già in essere, con Paesi che ancora non hanno convenzioni sanitarie con l’Italia, al fine di consentire il trapianto ai pazienti che hanno un possibile familiare donatore extracomunitario.
L’introduzione di un provvedimento che consenta al Servizio sanitario regionale, nel caso di donatore vivente cittadino extracomunitario non residente in Italia, di sostenere i costi per le prestazioni sanitarie inerenti la donazione non comporterà un incremento della spesa sanitaria, ma potrà anzi produrre un risparmio che fa leva, grazie al trapianto da donatore vivente, sull’eliminazione dei costi della dialisi.
I pazienti affetti da insufficienza renale cronica terminale, in trattamento dialitico periodico in Emilia-Romagna, sono circa 3.300 (dati del Registro regionale di dialisi a fine 2013, di cui poco meno di 3 mila in dialisi extracorporea e i rimanenti in dialisi peritoneale). Si stima che fra essi vi siano circa 260 pazienti extracomunitari (circa l’8%) più altri 70 circa in fase di pre-dialisi.

LEGGI LA RISOLUZIONE: 1826

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *