Un Patto tra sindacati e cooperazione per contrastare molestie e violenza sul lavoro.

L’intesa, siglata dalla Regione Emilia-Romagna, riguarda circa 240 mila unità, di cui il 70% sono lavoratrici.
Un importante accordo per prevenire e per il contrare le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro. Lo hanno sottoscritto oggi a Bologna Cgil, Cisl, Uil dell’Emilia-Romagna, Legacooperative, Confcooperative e Agci regionali
I lavoratori dei settori coinvolti ammontano complessivamente a circa 240mila unità, di cui il 70% è composto da lavoratrici.
L’accordo prende come riferimento l’Accordo quadro europeo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro sottoscritto il 26 aprile 2007 dalle parti sociali e tutta la normativa nazionale e regionale che affronta queste tematiche. Viene ribadito che ogni atto o comportamento molesto o violento sul luogo di lavoro è inaccettabile, che la dignità di chi lavora non può essere violata e che le molestie o la violenza subite devono essere denunciate.
Le parti si impegnano a:

promuovere l’adozione della dichiarazione di inaccettabilità di comportamenti molesti e violenti nelle imprese, nelle aziende, nei luoghi di lavoro;

dare la massima diffusione dell’Accordo regionale nei territori e nei luoghi di lavoro, anche attraverso la contrattazione di secondo livello;

promuovere attività di informazione e formazione, finanziate anche da risorse pubbliche e di Foncoop, rivolte ai vari soggetti del mondo del lavoro (dirigenti, lavoratrici e lavoratori, Rls) allo scopo di prevenire l’insorgenza del fenomeno e di diffondere maggiore consapevolezza e discernimento dei comportamenti a rischio;

adottare misure organizzative per la prevenzione e la cessazione di eventuali casi di molestie e violenza, anche da parte di terzi (clienti, fornitori);

garantire la tutela delle vittime di molestie e violenza in ambiente di lavoro.
Realizzare i contenuti dell’accordo e adottare la dichiarazione di inaccettabilità in tutti i posti di lavoro è un passo fondamentale e necessario per creare un ambiente in cui si rispetti la dignità di ciascuno, favorendo relazioni interpersonali basate su principi di uguaglianza e reciproca correttezza.
L’accordo individua anche una rete regionale di sostegno per le vittime, a cui potranno liberamente rivolgersi per ricevere aiuto e ai servizi dedicati di ascolto e supporto presto attivi presso i consultori delle Ausl.
Inoltre le parti si impegnano a promuovere presso i datori di lavoro l’inserimento lavorativo di chi segue un percorso di uscita dalla violenza di genere, a sostegno dell’autonomia economica.

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