Unanimità per risoluzione su educazione alimentare. Maggiori fondi per stili di vita più sani.

Una buona educazione alimentare nei più giovani è la base di uno stile di vita sano. Chiediamo alla Regione di intervenire sul Governo perchè venga dedicata maggiore attenzione a questi temi e si trovino fondi che possono finanziare corsi, iniziative e progetti.

Recentemente il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo di massima sulla proposta di regolamento per la distribuzione di frutta e latte nelle scuole primarie, con una dotazione finanziaria complessiva a livello comunitario di 250 milioni di euro annui. L’accordo conferma il ruolo strategico riconosciuto all’educazione alimentare per i più giovani e sancisce l’obbligo per gli Stati membri di destinare una quota del budget riservato ai programmi educativi a progetti di educazione alimentare per la fascia 6-10 anni, dando il via a un vero e proprio piano europeo di educazione alimentare.

Per l’Italia si tratta di un’occasione concreta per contribuire alla creazione di una cultura alimentare sana ed equilibrata a partire dai più piccoli. La nostra Regione grazie alla propria legge approvata nel 2002, ha promosso consumi alimentari consapevoli e numerose iniziative rivolte alle scuole e direttamente ai cittadini (Fattorie didattiche, campagne a favore del cibo biologico) e ha avviato numerosi programmi regionali (Consumabile, Frutta nelle scuole, etc.), investendo risorse finanziarie per oltre 1 milione all’anno (5,7 milioni nella legislatura 2005-2010).

Negli ultimi anni queste attività hanno purtroppo subito una drastica riduzione. Dal 2014, a causa del taglio dei trasferimenti statali, l’amministrazione regionale è riuscita a investire meno di 300 mila euro e nel 2015, a causa dell’assenza di risorse, non sono state programmate iniziative. Con la risoluzione approvata ieri, con il voto favorevole di tutte le forze politiche chiediamo alla Regione di intervenire sul governo sia per intercettare le risorse messe a disposizione dalle istituzioni comunitarie sia per sensibilizzare l’Unione europea a destinare con maggiore determinazione risorse dedicate a questo tema.

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