Nadia Rossi porta a Roma le buone pratiche dell’Emilia-Romagna per la crescita del settore pesca

Al convegno organizzato da Legacoop Agroalimentare nell’ambito dell’European Maritime Day in my Country e nell’anno europeo delle competenze, Rossi presenta la legge dell’Emilia-Romagna per l’attrazione dei talenti ad alta specializzazione

La legge regionale approvata in Emilia-Romagna a febbraio per l’attrazione dei talenti ad alta specializzazione è una best practice che raggiunge la ribalta nazionale grazie al convegno organizzato nella giornata di oggi, giovedì 11 maggio a Roma, presso la sede della delegazione della Commissione Europea in Italia e della Rappresentanza del Parlamento Europeo in Italia, da Legacoop Alimentare nell’ambito dell’European Maritime Day in my Country.

“Blue Skills & Jobs: orientare le professioni del futuro nella filiera ittica” è il titolo del convegno che si rivolge principalmente a decisori politici, dirigenti, formatori, tecnici, stakeholder del settore dal comparto pesca e agricoltura alle scuole con l’intento di promuovere un efficace sviluppo delle politiche di sistema per la formazione e l’occupazione. “Sono intervenuta in rappresentanza della Regione e dell’Assessore regionale Vincenzo Colla – spiega la consigliera regionale riminese Nadia Rossi – per presentare la nostra legge sui talenti come buona pratica inserita in un più ampio impegno nell’ambito della Blue Economy, delle Blue Skills, della Blue Growth”.

“In Emilia-Romagna – sottolinea Rossi – stiamo lavorando con un approccio trasversale, perché l’innovazione e la capacità di aggregare saperi, conoscenze, talenti in maniera partecipativa sono essenziali per rispondere alle sfide ambientali del futuro. Il Nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima è il motore di questo approccio entro il cui perimetro rientra anche la Blue Growth Community dell’Emilia-Romagna, coordinata da Regione, Unibo, CNR e ART-ER, istituita per indagare il potenziale di innovazione dell’economia blu, identificando ed aggregando i principali attori dell’ecosistema regionale”.

“Blue Economy significa nuovi mestieri, nuove opportunità, crescita e sviluppo. Ed è proprio in questo ambito che con la legge regionale per l’attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad alta specializzazione mettiamo sul piatto risorse, servizi e incentivi che consentano alla comunità emiliano-romagnola di crescere e di sviluppare professionalità, competenze e innovazione. In tutti i settori della Blue Economy, compresi quelli più ancestrali come l’acquacoltura e la pesca. – rimarca la consigliera regionale – Sicuramente la nostra legge è un valore aggiunto, ma la risoluzione di problemi più cogenti come quello del reperimento della manodopera va condivisa con il Governo e il Parlamento fino all’Unione Europea. Penso al decreto flussi, che ha indirizzato numeri di forza lavoro insufficienti per la nostra Regione: servono interventi non solo occasionali ma anche strutturali e più massicci”.

“Davanti a una platea di respiro nazionale ed europeo, ho avuto modo di richiamare esperienze che credo rispondano in pieno al tema dell’innovazione nell’ambito dell’economia del mare e della pesca come Rimini Blue Lab, un laboratorio sperimentale che sviluppa attività di indirizzo, empowerment e coordinamento sul tema della blue economy sul territorio, spaziando dall’istruzione alla cultura, dall’analisi alla sensibilizzazione, dalla partecipazione alla governance. Tutto questo ha ovviamente risvolti concreti, perché il territorio emiliano-romagnolo e quello costiero stanno investendo molto sulla Blue Economy, e lo fanno realtà internazionali Made in Rimini come la Fiera Ecomondo, che a novembre espande i propri orizzonti verso le attività marittime e la pesca. L’Adriatico è storicamente una florida peschiera, un mare ricchissimo di risorse, ambientali, culturali ed economiche. E noi – conclude Rossi – lo vogliamo salvaguardare e sostenere a tutto tondo”.

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