In Emilia-Romagna la Regione dà il via libera a 27 interventi per la sicurezza del territorio in sette province, tra cui quella di Rimini

Nadia Rossi (Pd): Interveniamo in modo coordinato, anche con il Commissario all’alluvione, per far fronte al dissesto idrogeologico dei nostri territori”

In Emilia-Romagna la Regione dà il via libera a 27 interventi per la sicurezza del territorio in sette province, tra cui quella di Rimini.

“I territori coinvolti in questa operazione sono quelli colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo del novembre 2019, per la quale venne dichiarato lo stato di emergenza nazionale. – riporta la consigliera regionale Pd Nadia Rossi – Le risorse ammontano complessivamente a oltre 5 milioni di euro”.

“In tanti territori della Regione si erano verificate piene, frane ed eventi burrascosi. Con le risorse che oggi sono state messe a disposizione per completare le opere di messa in sicurezza idrogeologica, due interventi saranno realizzati in provincia di Rimini”. Con un budget di 90mila euro sarà terminata la sistemazione dei versanti lungo la strada che collega Soanne e Cavedale, nel comune di Pennabilli. A San Leo-Novafeltria, in località Ponte Santa Maria Maddalena, saranno invece completate le difese delle sponde sul fiume Marecchia con 280mila euro di investimento. I lavori sono affidati all’Ufficio territoriale di Rimini dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.

“Il cambiamento climatico continua a essere una sfida che affrontiamo a livello locale e regionale. Chiaramente stiamo portando avanti un impegno generale sul fronte del contrasto al dissesto idrogeologico anche con il Commissario alla ricostruzione post-alluvione. Un nodo centrale è che gli enti locali di piccole e piccolissime dimensioni, che sono la maggioranza, non hanno a disposizione sufficienti risorse sul piano delle competenze: in sostanza, manca personale negli uffici tecnici per seguire le procedure di progettazione fino alla rendicontazione. Questo è un problema che da maggio scorso chiediamo sia affrontato in modo coordinato dalla struttura commissariale”.

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