Case e studi degli Illustri dell’Emilia-Romagna, fondi a tre progetti e due nuovi riconoscimenti nel riminese

Nadia Rossi (Pd): “Grazie a questa legge arrivano finanziamenti per la valorizzazione dei luoghi della cultura del territorio. Auspico di vedere presto lo studio dello scultore riminese Gio Urbinati tra questi”
Emilia-Romagna terra di cultura. “E come Regione sosteniamo e valorizziamo le radici e la storia di chi l’ha resa tale – commenta la consigliera regionale dem Nadia Rossi – Sono arrivati infatti i nuovi riconoscimenti delle Case degli Illustri dell’Emilia-Romagna e due sono le new entry della nostra provincia”. Istituite grazie alla legge regionale n. 2 del 2022, si tratta delle abitazioni o degli studi in cui le personalità che nei secoli hanno contribuito alla storia e alla cultura emiliano-romagnola hanno vissuto e lavorato. Luoghi adibiti a musei, centri culturali e di studio in cui il sapere si tramanda di generazione in generazione. “Tra i nuovi 14 riconoscimenti del 2024, che fanno salire a 66 i siti in tutto il territorio regionale, due sono quelli nel riminese – continua Rossi – la Casa Rossa di Alfredo Panzini a Bellaria – Igea Marina e la Casa Studio Giulio Turci a Santarcangelo di Romagna. E c’è un’altra bella notizia: sia queste due case che la Casa Museo Tonino Guerra a Pennabilli sono destinatarie di finanziamenti per i progetti che hanno presentato. Arriveranno rispettivamente dalla Regione 4.800 euro per la Casa Rossa con il progetto “In bicicletta, alla ricerca della saggezza”, 7.200 euro per “Tonino in ogni casa” promosso dalla Casa di Tonino Guerra e 8.400 euro per “Il mare bagna la contrada” presentato da Casa Turci. Il riconoscimento infatti permette di accedere a finanziamenti regionali – quest’anno un totale di oltre 260mila euro – per valorizzare luoghi, e prevede un’apertura al pubblico di almeno 60 giorni all’anno, ridando vita a spazi preziosi di cultura e storia, a volte situati nell’entroterra, nei borghi, in territori meno centrali ma non per questo meno ricchi di tesori da tramandare”. Le case candidate sono riconosciute come illustri quando dimostrano di rappresentare la vita, le tradizioni e i valori del personaggio che vi ha abitato o svolto la propria attività. “Per questo auspico che presto, con l’accordo della famiglia, possa essere riconosciuto come illustre anche lo studio del ceramista e scultore riminese Gio Urbinati, scomparso prematuramente lo scorso anno: mi sono già attivata con l’Assessore alla cultura Mauro Felicori, che ringrazio per l’attenzione e per il lavoro fatto sulle case illustri, per far sì che l’immenso patrimonio artistico rappresentato dalla sua meravigliosa produzione possa essere tutelato, valorizzato e conosciuto in tutta Italia” conclude la consigliera Rossi.

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