Approvato dall’assemblea regionale il Piano per la Gestione dei Rifiuti.

Approvato dall’Assemblea Legislativa il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti che definisce i primi passaggi per il conseguimento degli obiettivi fissati dalla legge regionale 16/2015 Norme in materia di economia circolare. L’Emilia-Romagna si è data obiettivi ambiziosi da realizzare entro il 2020 con la collaborazione e la cooperazione di cittadini, imprese ed enti locali: la riduzione del 25% della produzione pro-capite di rifiuti urbani, il riciclaggio di materia al 70% e la raccolta differenziata al 73%, anche se è bene sottolineare che l’area costiera, quella maggiormente segnata dai flussi per turismo, ha l’obiettivo del 70%. Il piano definisce gli strumenti di cui ci dotiamo per raggiungerli e che vanno dallo sviluppo della filiera del recupero all’introduzione della tariffa puntuale in base alla quale ciascuno paga a seconda di quanto rifiuto indifferenziato produce; a riguardo sottolineo che ora spetta ai Comuni attraverso Atersir scegliere la modalità più consona per attuarla rispetto ai loro piani locali.

Il Piano è frutto di un lavoro minuzioso, lungo e approfondito e i risultati saranno monitorati annualmente per verificarne l’andamento e in più è stato istituito l’osservatorio dei costi con la funzione di integrare e analizzare le informazioni tecniche e infrastrutturali, territorio per territorio, correlandole agli impatti economici e alle conseguenti ricadute. Il Piano delinea un modello di gestione che si fonda sulla prevenzione alla produzione dei rifiuti e sulla loro preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di energia e, infine, sullo smaltimento. Per realizzare l’economia circolare ora dobbiamo governare una fase di transizione che richiede certamente un mutamento delle abitudini dei cittadini, ma siamo ben consapevoli che questo piano risulta essere un punto di partenza e non quello di arrivo.

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