Pennabilli, Giannini vada a bussare al suo Governo per una politica migratoria seria
Mauro Giannini non smette mai di far parlare di sé, dando un’immagine davvero triste di Pennabilli e della nostra terra. In questo caso con un’ordinanza contro l’immigrazione che addirittura mira a colpire chi partecipa a progetti di accoglienza sul territorio del Comune. L’ennesima boutade frutto di un modo di amministrare poco lucido e che vede Giannini sbagliare clamorosamente l’obiettivo delle sue invettive. Si rivolga al Governo, e a quei Ministri della sua stessa parte politica che hanno fatto per anni campagna elettorale senza scrupoli sulla pelle dei migranti, contribuendo a creare un clima di paura e diffidenza, salvo poi arrivare al Governo e dimostrarsi incapaci di gestire con politiche serie gli arrivi nel nostro Paese, che nell’ultimo anno sono quasi triplicati.
Eppure ci sono rappresentanti delle istituzioni di destra come il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che vanno oltre gli schieramenti e sbottano di fronte all’evidente scaricabarile del Governo sui territori e sui Comuni. Gruppi di migranti trattati come se fossero pacchi lasciati distrattamente dal corriere sull’uscio di casa o del Municipio. Ecco, bisognerebbe ricordare a Giannini che anche lui da sindaco è prima di tutto un rappresentante delle istituzioni, chiamato quindi a risolvere i problemi tutelando i suoi cittadini, tutti, e rispettando i diritti e le leggi. Vada a bussare alla porta di Giorgia Meloni, pretendendo un’azione seria a livello europeo per gestire le migrazioni. Urlare e sbraitare, quando si governa, non serve a niente. E va a scapito di chi lavora sui territori perché accoglienza e integrazione non restino solo parole.