Nadia Rossi : “Contrasto alla violenza di genere: sostegno alle vittime con l’istituzione del reddito di libertà ed educazione al rispetto inserendo percorsi formativi nei programmi didattici delle scuole regionali”

“La violenza di genere è un’emergenza nazionale – a dirlo sono i numeri: ogni 15 minuti una donna subisce violenza in Italia – e come tale va trattata. Con politiche integrate che mirino alla questione a 360 gradi.

  1. a) Sosteniamo le donne che denunciano una violenza, sia essa psicologica, fisica, economica o sessuale. Facciamolo continuando ad investire nella rete estesa e accogliente composta da sportelli di ascolto, centri antiviolenza e case rifugio, gestiti da operatori preparati e messi nelle condizioni di lavorare al meglio.
  2. b) Sosteniamo le donne che dopo una violenza vogliono ricostruirsi una vita indipendente con il Reddito di Libertà, che mi adopererò affinché venga istituito dalla Regione Emilia-Romagna, in modo che le vittime di abusi possano intraprendere un percorso di reinserimento nella vita quotidiana, trovare un’occupazione, pagare un affitto, magari anche in realtà diverse da quelle in cui avevano vissuto. E’ un’azione fattibile e sostenibile, che non si limita all’assistenzialismo ma che contribuisce a promuovere l’autonomia personale per chi prova a ricostruire la propria vita.
  3. c) Agiamo per una forte sensibilizzazione dell’opinione pubblica, partendo da dove formiamo la nostra identità e la nostra cultura: la scuola. Questo è un punto fondamentale, che non va delegato alle singole sensibilità di insegnanti o dirigenti scolastici ma va messo a sistema, inserendo nei piani didattici dei percorsi formativi dedicati, condivisi con i dirigenti scolastici. E’ necessario per formare le ragazze e i ragazzi a non accettare né tantomeno ad agire con violenza. Che si tratti di violenza fisica o verbale. Un commento sui social, un gesto volgare, uno schiaffo: dalle piccole violenze, spesso sottovalutate possono crescere solo violenze più grandi e più gravi”

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