Nadia Rossi (Pd): “Ispettorato nazionale del Lavoro, urgente intervento sulla carenza degli organici”

Risoluzione in Regione della Consigliera: “Da anni gli ispettori del lavoro sono sempre meno, e gli infortuni e le irregolarità sempre di più”

“Da tempo il numero degli impiegati all’interno degli Ispettorati del Lavoro è sempre più carente, con organici sotto il livello di necessità per i territori. Una situazione sorta per molteplici cause, che mette però a rischio le tutele per i lavoratori e la qualità dei controlli” richiama Nadia Rossi, consigliera regionale Pd, che continua “In Emilia-Romagna, nonostante sia tra le Regioni in cui si effettuano più controlli in Italia, il personale addetto alle ispezioni sul lavoro è diminuito negli ultimi anni con una costante riduzione del numero di unità ispettive che rende oltremodo difficile il compito degli Ispettorati territoriali. Allo stesso tempo i numeri degli infortuni sul lavoro sono aumentati da Piacenza a Rimini, complice la crescita di attività nei periodi estivi o quella data da incentivi come il bonus 110% in settori particolarmente esposti al fenomeno come quello edilizio, passando in un anno da 67.816 a 74.066, con un incremento percentuale del 9,22%, molto superiore alla media nazionale. Per non parlare delle irregolarità e del lavoro nero: nel 2021 nel riminese sono state definite 296 pratiche di vigilanza ordinaria con una tasso di irregolarità del 73% ed un numero di lavoratori in nero pari a 72 su 277 irregolari, in crescita rispetto all’anno precedente. La dimostrazione della necessità di rafforzare il sistema di controllo e tutela dei lavoratori”. A lanciare l’allarme è la consigliera regionale Pd Nadia Rossi, che a riguardo depositerà una risoluzione in Regione.

“Non sono serviti gli scioperi e le mobilitazioni del comparto degli ispettori del lavoro che continuano da anni, l’ultimo ad inizio dicembre 2022. A rendere meno appetibile un posto all’interno degli Ispettorati c’è anche una questione economica: i dipendenti dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, che solo formalmente è definito una agenzia ma che nei fatti è una diretta emanazione ministeriale, hanno subito dal 2020 ad oggi un trattamento retributivo diverso dai colleghi che dipendono dai ministeri. Una situazione che possiamo definire paradossale poiché chi deve verificare che i lavoratori siano tutelati, subisce di fatto una discriminazione” continua Rossi, che specifica “Salvo ripensamenti last minute, con la manovra di bilancio la Ministra del Lavoro Calderone sembra aver riconosciuto il problema, senza tuttavia correggerlo del tutto: la perequazione ci sarà solo a far data da gennaio 2023. Anche su questo tema bisognerà intervenire in modo strutturale, o sarà difficile riequilibrare gli organici, che invece è una priorità assoluta”.

“Con la risoluzione chiedo alla Giunta che approfondisca le istanze dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), anche attraverso l’interlocuzione con le sigle sindacali e le rappresentanze locali dello stesso, e che solleciti Governo e parlamentari a intervenire sulla situazione della categoria, investendo sull’organico e sulla formazione degli ispettori del lavoro, anche al fine di garantire la tutela dei lavoratori impiegati nei vari settori economici e di contribuire al contrasto del fenomeno delle morti sul lavoro”.

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