Nadia Rossi: “Post alluvione, ora c’è un Commissario ma dei soldi per ricostruire neanche l’ombra”

Finalmente la ricostruzione della Romagna ha un Commissario, e questa è una buona notizia. Ma la nomina del Generale Francesco Paolo Figliuolo è arrivata con gravissimo ritardo, un mese e mezzo dopo l’alluvione. Ovviamente a lui vanno i migliori auguri di buon lavoro: è una personalità seria con cui abbiamo lavorato fianco a fianco durante il Covid. Ma è chiaro che anche in situazioni di emergenza il Governo risponde solo a logiche centralistiche ed utilitaristiche, senza guardare ai rapporti con il territorio da ricostruire. La figura giusta c’era, che avrebbe garantito semplificazione e conoscenza dell’Emilia-Romagna: era il Presidente Bonaccini, lo diciamo da inizio emergenza.

Ora c’è un Commissario, comunque, ma dei soldi per ricostruire neanche l’ombra. Il Governo vuole metterci altri 40 giorni per destinare le risorse? I romagnoli meritavano di poter contare concretamente sullo Stato in una fase così delicata, ma lo Stato ha risposto in modo ambiguo, tentennando.

Da una parte abbiamo visto la Presidente del Consiglio Meloni venire a dare abbracci a chi spalava il fango e a stringere mani a favor di obiettivo, dall’altra ci sono esponenti del Governo e del suo partito che mancano di rispetto e di fiducia ai romagnoli che si sono sempre rimboccati le maniche e continueranno a fare quel che serve per ripartire, sostenuti da tutti, dai sindaci fino alla Regione. “Il Governo non è un bancomat”, “I soldi non li diamo a Schlein e compagni”. Queste le dichiarazioni più agghiaccianti di un Ministro, Nello Musumeci, e di un viceministro, Galeazzo Bignami.

A loro si aggiunge la senatrice Mimma Spinelli che prova a screditare la Regione per il lavoro fatto sul terremoto in Emilia e mette in dubbio la ricognizione degli interventi. Una ricognizione che senza alcun ritardo è stata fatta dai sindaci di qualsiasi appartenenza politica; gli stessi sindaci criticati dal Governo per non aver condiviso gli interventi di somma urgenza presentati in prima istanza, mentre erano impegnati ad andare a recuperare le persone isolate sulle colline o a salvare le famiglie dal fango e mentre la senatrice Spinelli stava sulla difensiva per coprire le colpe evidenti del suo Governo.

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