Donne e salute, ok all’unanimità alla risoluzione di Nadia Rossi per la prevenzione del tumore mammario

Rossi (Pd): “Diamo la possibilità ai medici di base di prescrivere l’ecografia mammaria alle donne tra i 40 e 45 anni”

Definire azioni più incisive per la prevenzione del tumore mammario. Lo chiede la consigliera regionale Nadia Rossi in una risoluzione approvata all’unanimità in Consiglio regionale e che impegna la Giunta, tra le altre richieste, a “valutare l’inserimento dell’ecografia mammaria come esame richiedibile, se necessario, dal medico di base per le donne tra i 40 e i 45 anni”.

Inoltre da anni il Servizio Sanitario Regionale non eroga l’ecografia bilaterale della mammella nella fascia di età 45-74 anni con prescrizione del medico di medicina generale, anche se storicamente le pazienti in quella fascia d’età hanno avuto indicazione di fare tale controllo nell’anno ‘no’ dello screening, proprio per ridurre i casi di carcinoma “di intervallo”, quello che si manifesta nella pausa tra due controlli mammografici. Ad oggi in Emilia-Romagna viene garantita la mammografia annuale a tutte le donne dai 45 ai 49 anni e biennale dai 50 ai 74 anni: ma per Rossi va fatto di più, investendo sulla prevenzione. Per questo la consigliera dem chiede anche di “prevedere l’ecografia mammaria quale esame di screening personalizzato per le donne tra i 45 ed i 74 anni con la tipologia di “seno denso”, identificabile con la mammografia eseguita, secondo lo specialista senologo, per ridurre i casi di carcinoma di intervallo”.

Parallelamente a queste azioni, per Rossi è necessario “garantire l’ammodernamento delle apparecchiature affinché siano disponibili mammografi moderni e comprensivi di tomosintesi, e che le apparecchiature, compresi gli ecografi, vengano tenute costantemente aggiornate in modo da garantire le migliori possibilità diagnostiche” e infine che “si valuti, anche sulla base degli esiti degli studi scientifici, nel modo più accurato possibile, il contributo diagnostico delle singole metodiche e la validità del loro utilizzo integrato” per identificare un numero crescente di tumori e sempre più precocemente.

“Quando si parla di tumori – sottolinea Nadia Rossi nel suo intervento in Aula – la prevenzione è fondamentale. E fondamentale è agire con tempestività su ricerca e sviluppo, perché in Emilia-Romagna il carcinoma della mammella è responsabile del 29% dell’incidenza dei tumori maligni nelle donne, con oltre 4.500 nuovi casi ogni anno”. “I progressi fatti sono molti, penso ad esempio allo splendido lavoro portato avanti dalla Breast Unit dell’Ospedale Infermi di Rimini e delle attività di Senologia e Prevenzione Oncologica della Ausl Romagna con il Dott. Lorenzo Menghini, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia, anche dal punto di vista dell’informazione, essendo l’incidenza del tumore al seno in aumento tra le under 50. Per questo l’impegno della Regione c’è, insieme a quello delle tante associazioni del territorio come Crisalide ed Il Punto Rosa, che conosco e mi sento di ringraziare. Perché il supporto umano e psicologico è importante, unito ad un servizio sanitario accessibile, attivo e all’avanguardia” conclude la Consigliera.

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